Interessi passivi mutuo: posso detrarli se l’appartamento è abitato solo da mia figlia?
- 13 Giugno 2022
- Posted by: 50&PiùCAF
- Categoria: Modello 730
DOMANDA
Madre e figlia acquirenti appartamento. Mutuo cointestato, abitazione principale figlia. Quota di possesso 50% ciascuno. La madre vive in affitto col marito, possono entrambe (madre e figlia) detrarre gli interessi passivi del mutuo?
RISPOSTA
Gentile lettore,
per detrarre gli interessi passivi pagati sul mutuo per la prima casa, è necessario che il contribuente risulti sia proprietario dell’unità immobiliare acquistata con il denaro derivante dal mutuo sia intestatario del contratto di mutuo.
È possibile scontare dall’imposta sul reddito dovuta, anche gli interessi versati in relazione a un mutuo stipulato per l’acquisto di un’unità immobiliare utilizzata come dimora abituale unicamente da un familiare (coniuge, parenti entro il terzo grado ed affini entro il secondo grado). Il diritto a beneficiare della detrazione permane anche nel caso di successiva variazione della residenza del contribuente in un altro immobile, quando l’immobile acquistato viene destinato a dimora abituale di un proprio familiare.
Tornando al suo quesito se la madre e la figlia sono proprietarie dell’immobile e anche cointestatarie al 50% del mutuo ipotecario, entrambe possono detrarre gli interessi passivi nel limite di euro 2.000 ciascuno, tenuto conto che la detrazione spetta su un importo massimo di euro 4.000, da ripartire tra gli aventi diritto.
Cosa c’è da sapere sugli interessi passivi
La detrazione degli interessi passivi spetta per i mutui contratti per acquistare l’unità immobiliare da adibire entro un anno ad abitazione principale e le sue pertinenze. L’acquisto deve avvenire nell’anno antecedente o in quello successivo alla stipula del mutuo.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che un contribuente che possiede l’abitazione in cui dimora abitualmente ed abbia contratto un mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale di un suo familiare (di cui pertanto è proprietario e mutuatario), può contestualmente fruire della deduzione della rendita catastale della propria dimora abituale e della detrazione per gli interessi passivi derivanti dal mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale del suo familiare, a condizione che la propria dimora abituale non sia gravata da un mutuo per l’acquisto della stessa.
Dall’anno d’imposta 2020 la detrazione per le spese per interessi passivi di mutuo spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”.
Le ricevute quietanzate rilasciate dal soggetto che ha erogato il mutuo (banche o poste) relative alle rate di mutuo pagate e la certificazione annuale concernente gli interessi passivi pagati sono ritenute idonee a soddisfare i requisiti di tracciabilità.
Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Marco Chiudioni, Stefania De Agrò, Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.
Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.
Il QUESITO della settimana
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