Detrazione spese sanitarie familiare non a carico: in quali casi può usufruirne?

Detrazione spese sanitarie familiare non a carico: in quali casi può usufruirne?

DOMANDA

Buongiorno,
mia moglie deve sostenere un’ingente spesa per cure odontoiatriche, ma la sua capienza fiscale nel 730 è già quasi azzerata da precedenti bonus casa ed ecobonus. Non riuscirà a raggiungere l’importo previsto per la rateazione quadriennale e pagherà la spesa con importi prelevati da c/c cointestato; chiedo se è possibile che venga fatturata la spesa a me od anche a me o in che altro modo procedere. Grazie e saluti.

RISPOSTA

Gentile lettore,

per poter esercitare il diritto alla detrazione di spese sanitarie è necessario che le stesse siano state effettivamente sostenute e, quindi, rimaste a carico del contribuente. Il comma 2 dell’art. 15 del TUIR stabilisce, inoltre, che la detrazione spetta anche se le spese sono sostenute nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico di cui all’art. 12 del TUIR.

Per alcune spese, infine, la detrazione spetta anche se sostenute nell’interesse di familiari non fiscalmente a carico. Si tratta, ad esempio, delle spese sanitarie sostenute nell’interesse dei predetti familiari affetti da patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione al costo per le correlate prestazioni sanitarie incluse nei livelli essenziali di assistenza, ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. a) e b), del decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124, oppure delle spese sostenute per l’assistenza personale dei soggetti non autosufficienti.

Venendo al suo quesito, le confermiamo che, in via ordinaria, la detrazione per le spese sanitarie odontoiatriche (rigo E1 del mod. 730 o Rigo RP1 del mod. Redditi PF) può essere fruita solo nel limite dell’imposta lorda di sua moglie (coniuge non fiscalmente carico), conseguentemente, l’eventuale eccedenza in applicazione alle vigenti disposizioni generali, viene persa non potendo essere chiesta a rimborso né portata in detrazione nel periodo d’imposta successivo.

 

Cosa c’è da sapere detrazione spese sanitarie

Per le spese sostenute nell’interesse dei familiari a carico, si applicano le regole previste per le singole tipologie di oneri richiamate nella circolare del 19.06.2023 n.14/E.

Le spese intestate al contribuente e sostenute nell’interesse di un familiare, che nel corso dell’anno ha percepito redditi superiori al limite previsto per essere considerato a carico, non danno diritto alla detrazione né alla persona che ha sostenuto l’onere, né al familiare (Circolare 14.06.2001 n. 55/E, risposta 1.2.4).

Le spese sanitarie relative alle patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica possono essere portate in detrazione anche se sono state sostenute per conto di propri familiari non a carico, affetti dalle citate patologie (Circolare 14.06.2001 n. 55/E, risposta 1.2.8).

I soggetti affetti da queste malattie per usufruire dell’esenzione devono essere in possesso di una apposita certificazione sanitaria, rilasciata dalla ASL di appartenenza (attestazione della sussistenza della patologia ovvero specifica tessera), che riporti (nel rispetto della privacy) un codice numerico identificativo della malattia.

Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, i documenti giustificativi delle spese per patologie esenti possono essere intestati indifferentemente al soggetto affetto dalla patologia ovvero al familiare che ha sostenuto le spese. La detrazione, in questo caso, è ammessa solamente per la parte di spese che non ha trovato capienza nell’IRPEF dovuta dal familiare affetto dalla patologia (Circolare 20.04.2005 n. 15/E, risposta 5) e nel limite massimo di euro 6.197,48 annui.

Se il familiare affetto dalla patologia ha presentato o è tenuto a presentare una propria dichiarazione dei redditi, l’ammontare delle spese che non ha trovato capienza nell’imposta deve essere desunto nelle annotazioni del Mod. 730-3 o nel quadro RN del Modello Redditi di quest’ultimo (Circolare 14.06.2001 n. 55/E, risposta 1.2.7).

Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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