Costruzione box pertinenziale: se non si può cedere il credito come faccio a recuperarlo se non ho capienza fiscale?

Costruzione box pertinenziale: se non si può cedere il credito come faccio a recuperarlo se non ho capienza fiscale?

DOMANDA

Leggevo che le detrazioni per il box al 50% sono da rimborsare solamente sulla dichiarazione dei redditi. Allora se la capacità fiscale non è sufficiente, tutto il resto del 50% va perduto? Io mi ero messa d’accordo con la mia banca che quando inizierò la ricostruzione del garage di pertinenza della mia casa, avrei ceduto il credito perché mi era più conveniente.

RISPOSTA

La rilevante novità prevista dall’art. 121 del Decreto Rilancio (DL n. 34/2020) è quella di consentire ai soggetti che effettuano negli anni 2020 e 2021 spese per alcuni interventi di optare, al posto della  detrazione nella dichiarazione dei redditi, alternativamente:

a) per un contributo, sotto forma di sconto in fattura anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e recuperato da quest’ultimo sotto forma di credito d’imposta di importo pari alla detrazione;
b) per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante, con facoltà di successiva cessione ad altri Soggetti quali Banche, Poste Italiane e altri intermediari finanziari.

Per le spese sostenute per la realizzazione del box auto pertinenziale non è prevista la possibilità di cedere il credito. Quindi la detrazione fiscale spettante, pari al 50%, potrà essere recuperata solamente in dichiarazione dei redditi in 10 anni. In questi casi il recupero potrà avvenire fino a “capienza” dell’imposta evidenziata nella dichiarazione dei redditi e la differenza andrà persa.

Si evidenzia che è comunque all’esame delle Commissioni parlamentari un emendamento che prevede la possibilità di poter optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura anche per le spese relative alla realizzazione o all’acquisto di box o posti auto pertinenziali. E’ possibile, pertanto, che il Legislatore intervenga nuovamente sulla materia.

Cosa c’è da sapere
Oltre agli interventi del Superbonus, l’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito può essere esercitata, per le spese sostenute negli anni 2020 e 2021, anche relativamente alle detrazioni spettanti per le spese per gli interventi di:

  • recupero del patrimonio edilizio (articolo 16-bis, comma 1, lettere a) e b), del TUIR). Si tratta, in particolare, degli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, effettuati sulle singole abitazioni, nonché dei precedenti interventi e di quelli di manutenzione ordinaria effettuati da condomini;
  • efficienza energetica indicati nell’articolo 14 del decreto-legge n. 63 del 2013, quali, ad esempio, gli interventi di sostituzione degli impianti di riscaldamento o delle finestre comprensive di infissi (ecobonus);
  • adozione di misure antisismiche. L’opzione può essere esercitata anche con riferimento alla detrazione spettante per l’acquisto delle “case antisismiche”;
  • recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, per i quali spetta il cd. bonus facciate;
  • installazione di impianti fotovoltaici;
  • installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Ad esempio se viene effettuato un intervento di manutenzione straordinaria all’interno della propria abitazione, oppure se si sostituiscono gli infissi, o la caldaia è possibile richiedere al venditore se applica lo “Sconto in fattura” del 50% (elevato al 65% in taluni casi), previa cessione del credito d’imposta spettante che, altrimenti, avremmo recuperato in dichiarazione in 10 anni.

Qualora il fornitore non applicasse lo “Sconto in fattura” sarà comunque possibile rivolgersi, ad esempio, alla propria Banca oppure a Poste Italiane per chiedere la loro disponibilità e l’offerta economica per l’acquisto del credito d’imposta.

Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Marco Chiudioni, Stefania De Agrò, Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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