Cessione del credito in edilizia libera: quali documenti si devono presentare?
- 7 Febbraio 2022
- Posted by: 50&PiùCAF
- Categories: Modello redditi PF, Quesito fiscale
DOMANDA
Com’è gestita la pratica cessione del credito in edilizia libera? Quali documenti si devono presentare oltre alle fatture, bonifici parlanti e documenti personali? E quali documenti relativi all’immobile? Grazie.
RISPOSTA
Gentile Lettore,
la Legge di Bilancio 2022 ha assorbito il contenuto del D.L. n. 157/2021 (cosiddetto Decreto Antifrodi), confermando che per tutti i bonus edilizi diversi dal 110%, in caso di opzione per la cessione del credito e sconto in fattura resta confermata la necessità del visto di conformità e l’attestazione di congruità delle spese sostenute.
Sono esclusi da questo obbligo gli interventi di edilizia libera e gli interventi di importo complessivo non superiore a 10.000 euro, eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio, fatta eccezione per gli interventi che beneficiano del bonus facciate.
Nel caso di sconto in fattura e cessione del credito del bonus facciate, infatti, sono sempre obbligatori il visto di conformità e l’attestazione di congruità, anche nel caso di opere classificate come “attività di edilizia libera” e di interventi di importo complessivo non superiore a 10.000 euro.
L’Agenzia delle Entrate, con delle FAQ pubblicate sul proprio sito istituzionale lo scorso 28 gennaio, ha anche chiarito che per gli interventi agevolabili in edilizia libera o di importo complessivo non superiore a 10.000 euro realizzati dal 12 novembre 2021, data di entrata in vigore del Decreto Antifrode poi abrogato dalla Legge di Bilancio, al 31 dicembre 2021, non è necessario comunque l’obbligo del visto di conformità e dell’attestazione della congruità delle spese se la comunicazione di cessione è trasmessa a decorrere dal 1° gennaio 2022.
Ciò premesso, le confermiamo che ai fini della cessione del credito, prevista dall’articolo 121, comma 2, del Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, per gli interventi in edilizia libera non è necessario acquisire l’attestazione di congruità delle spese sostenute e l’apposizione del visto di conformità.
Per ottenere l’agevolazione è sempre necessario pagare le spese con bonifico dedicato, esibire la documentazione attestante la proprietà o disponibilità dell’immobile, aver stipulato un accordo di cessione del credito e/o sconto in fattura.
Cosa c’è da sapere sulla cessione del credito
L’Agenzia delle Entrate con il comunicato stampa dello scorso 3 febbraio 2022, ha pubblicato sul proprio sito istituzionale il nuovo modello, con le relative istruzioni e specifiche tecniche, che i contribuenti dovranno utilizzare per comunicare le opzioni di cessione del credito o sconto in fattura relative ai bonus edilizi alla luce delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2022 e del decreto Sostegni Ter.
Per consentire ai contribuenti e agli intermediari di disporre di un più ampio lasso di tempo per trasmettere le comunicazioni delle opzioni, l’Agenzia delle Entrate ha anche previsto che per le spese sostenute nel 2021, e per le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2020, la comunicazione per la cessione del credito e sconto in fattura potrà essere trasmessa entro il 7 aprile 2022, anziché entro il 16 marzo come previsto dalla norma.
Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Marco Chiudioni, Stefania De Agrò, Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.
Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.
Il QUESITO della settimana
Potrebbe interessarti anche
-
In caso di successione di un immobile, gli eredi possono detrarre le spese residue della ristrutturazione?
In caso di decesso dell’avente diritto alla detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette esclusivamente all’erede che conservi la detenzione materiale.
1 Ottobre 2019 -
La Cila deve essere intestata al genitore che paga le spese di ristrutturazione per conto del figlio?
Fino al 31 dicembre 2019 il limite massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione del 50% è di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
15 Luglio 2019