Bonus sicurezza: è possibile detrarre i costi di abbonamento per il sistema di allarme?

Bonus sicurezza: è possibile detrarre i costi di abbonamento per il sistema di allarme?

DOMANDA

Buongiorno, si possono detrarre anche i costi di abbonamento alle centrali di allarme collegate alla vicinanza e forze dell’ordine? Intendo il canone mensile per esempio?

 

RISPOSTA

Gentile lettore,

in generale, è possibile usufruire del Bonus sicurezza per le spese sostenute per l’installazione di sistemi di allarme, videosorveglianza e altre misure di protezione. Queste spese includono l’acquisto dei materiali (come sensori, centraline, telecamere, ecc.), i costi di manodopera (per l’installazione e la configurazione dell’impianto) e le spese per la progettazione (inclusi i controlli preliminari effettuati da professionisti abilitati).

Venendo al suo quesito, le confermiamo che i canoni di abbonamento alle centrali di allarme, essendo costi ricorrenti per il servizio di monitoraggio e intervento, non sono considerati spese detraibili. L’obiettivo del bonus sicurezza è infatti quello di incentivare l’installazione di sistemi di allarme, piuttosto che il loro utilizzo continuativo.

 

Cosa c’è da sapere sul Bonus sicurezza

Per i lavori effettuati sulle singole unità abitative è possibile usufruire delle seguenti detrazioni:

  • 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare;
  • 36% con il limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno pagate dal 1° gennaio 2025.

L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa e va suddivisa fra tutti i contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi.

È possibile accedere al c.d. Bonus sicurezza in caso di installazione o sostituzione di:

  • sistemi di allarme e antifurto: dispositivi elettronici che rilevano intrusioni;
  • videocamere di sorveglianza: telecamere interne ed esterne per monitorare l’immobile;
  • installazione di porte blindate;
  • inferriate e sistemi di protezione passiva: grate alle finestre, inferriate o persiane metalliche;
  • vetri antisfondamento;
  • videocitofoni;
  • spioncini elettronici;
  • recinzioni e cancelli di sicurezza;
  • casseforti a muro.

Riguardo al canone versato all’istituto di vigilanza, che si occupa del controllo e interviene in caso di allerta, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che, essendo un costo per un servizio aggiuntivo e periodico, distinto dalle spese agevolate, non è considerato detraibile ai fini fiscali.

Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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