Acquisto prima casa: le agevolazioni e la documentazione per richiedere il Superbonus 110%

Acquisto prima casa: le agevolazioni e la documentazione per richiedere il Superbonus 110%

DOMANDA
Buongiorno, il 9 settembre farò il compromesso per la vendita della mia casa e volevo sapere se fosse possibile fare anche quello per l’acquisto della nuova casa, in altro comune, senza perdere le agevolazioni fiscali come Prima Casa. Poiché la casa che comprerò è tutta da rifare, volevo sapere se è sufficiente il compromesso per poter avviare le pratiche per il Superbonus che, al momento, è prorogato fino al 30 giugno 2022 (per le case unifamiliari, se non sbaglio).
Ringrazio per l’attenzione e resto in attesa di un cortese riscontro.

RISPOSTA

Gentile Lettrice,
le agevolazioni “prima casa” non spettano quando si acquista un’abitazione situata nello stesso comune in cui si è già titolare di altro immobile, acquistato senza godere dei benefici.

Se Lei, invece, ha beneficiato delle agevolazioni prima casa per l’acquisto del precedente immobile (anche nel caso di acquisto a titolo gratuito come nei casi di donazione e successione) e intende comprarne un altro, da destinare sempre ad abitazione principale, dovrà indicare espressamente nell’atto di acquisto l’impegno a vendere il precedente immobile entro un anno.

Perché il riacquisto agevolato sia valido, non è sufficiente un semplice “compromesso”, ma deve essere perfezionata la compravendita definitiva o almeno una scrittura privata registrata, che vale ai fini del trasferimento della proprietà immobiliare.

In merito al Suo secondo quesito, Le confermiamo che le spese per lavori trainanti e trainati di riqualificazione energetica realizzati sugli edifici unifamiliari potranno usufruire del c.d.” Superbonus” fino al 30 giugno 2022.

Nel rispetto di tutte le condizioni previste per accedere all’agevolazione, valgono i chiarimenti che l’Agenzia delle Entrate ha fornito con la circolare 24/E dell’8 agosto 2020.

La suddetta circolare evidenzia che per avere diritto alla detrazione del 110%, le persone fisiche che sostengono le spese devono possedere o detenere l’immobile oggetto dell’intervento in base ad un titolo idoneo al momento di avvio dei lavori o al momento del sostenimento delle spese se antecedente il predetto avvio. L’Agenzia tra gli aventi diritto alla detrazione, ha annoverato anche il “promissario acquirente dell’immobile” oggetto degli interventi, a condizione che sia stato stipulato un contratto preliminare di vendita dell’immobile regolarmente registrato e che nello stesso sia evidenziato che il promissario acquirente è immesso in via anticipata nel possesso dell’immobile ed è autorizzato ad effettuare sullo stesso gli interventi edilizi.

Cosa c’è da sapere:

– Agevolazioni acquisto prima casa
L’agevolazione per l’acquisto della “prima casa” consente di pagare imposte ridotte sull’atto di acquisto di un’abitazione in presenza di determinate condizioni. Chi acquista da un privato (o da un’azienda che vende in esenzione Iva) deve versare un’imposta di registro del 2%, anziché del 9%, sul valore catastale dell’immobile, mentre le imposte ipotecaria e catastale si versano ognuna nella misura fissa di 50 euro. Se invece il venditore è un’impresa con vendita soggetta a Iva, l’acquirente dovrà versare l’imposta sul valore aggiunto, calcolata sul prezzo della cessione, pari al 4% anziché al 10%. In questo caso le imposte di registro, catastale e ipotecaria si pagano nella misura fissa di 200 euro ciascuna.

– “Superbonus”
È un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Ulteriori sei mesi di tempo (31 dicembre 2022) per le spese sostenute per lavori condominiali o realizzati sulle parti comuni di edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche se, al 30 giugno 2022, è stato realizzato almeno il 60% dell’intervento complessivo.

Le nuove misure si aggiungono alle detrazioni previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, compresi quelli per la riduzione del rischio sismico (c.d. Sismabonus) e di riqualificazione energetica degli edifici (cd. Ecobonus). Tra le novità introdotte, è prevista la possibilità, al posto della fruizione diretta della detrazione, di optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi o, in alternativa, per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante. In questo caso si dovrà inviare una comunicazione per ottenere il beneficio.

Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Marco Chiudioni, Stefania De Agrò, Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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