Donazione di una somma di denaro: se ricevo da mio figlio dei bonifici devo tassarli nella mia dichiarazione?

Donazione di una somma di denaro: se ricevo da mio figlio dei bonifici devo tassarli nella mia dichiarazione?

DOMANDA

Buongiorno, ricevo da mio figlio ogni mese un bonifico di una modesta cifra sempre uguale con la causale “regalo” e così è. Mi dona parrucchiere, un teatro o cure mediche. Domando se questa cifra la devo dichiarare come reddito, non so dove inserirla. E riguardo a mio figlio? Può detrarla? Grazie per la risposta che vorrete darmi. Cordialità.

 

RISPOSTA

Gentile lettrice,

le donazioni possono essere di due tipi, “dirette” oppure “indirette”. Nel primo caso il denaro viene regalato senza alcuno scopo ben preciso ma solo per garantire al beneficiario una maggiore disponibilità economica che potrà poi spendere per le proprie necessità contingenti. Siamo in presenza, invece, di una donazione “indiretta” se il denaro viene regalato per poter acquistare un determinato bene (ad esempio una casa).

Tornando al suo quesito, tenuto conto che si tratta di somme di modico valore e considerato il loro utilizzo, si ritiene che non debbano essere inserite nella dichiarazione dei redditi.

Tali somme tuttavia, non potranno essere in alcun modo detratte da suo figlio, nella propria dichiarazione, in quanto non è previsto alcun beneficio fiscale.

 

Cosa c’è da sapere sulle donazioni

L’articolo 782 del codice civile stabilisce che la donazioni devono essere fatte per atto pubblico dinanzi ad un notaio a pena di nullità. Tuttavia, l’art. 783 del codice civile chiarisce che non è necessario l’atto pubblico se la donazione è di modico valore.

Il modico valore si determina in base al valore economico del bene (oppure alla somma di denaro donata) e alla consistenza del patrimonio di colui o colei che effettua la donazione (il donante).

Per le somme in denaro è sempre opportuno rendere tracciabile e giustificato il trasferimento, al fine di evitare che l’Agenzia delle Entrate, in caso di verifica, possa sostenere la tesi che tali somme costituivano reddito e andavano assoggettate a tassazione.

Ad esempio, è possibile ricorrere ad un bonifico bancario per poter inserire l’effettiva causale che giustifica il pagamento.

È bene ricordare inoltre che i movimenti bancari, in caso di verifica da parte dell’Agenzia, possono essere utilizzati quali prove presuntive di maggiori ricavi o operazioni imponibili, sia per dimostrare l’esistenza di un’eventuale attività occulta (impresa, arte o professione), sia per quantificare il reddito da essa ricavato.

Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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