La sostituzione degli infissi esterni dà diritto al bonus mobili?

La sostituzione degli infissi esterni dà diritto al bonus mobili?

DOMANDA

Buongiorno,
vorrei sapere se la sostituzione degli infissi esterni in legno con altri in materiale PVC (tipo di apertura con cassonetti e avvolgibili) possa considerarsi manutenzione straordinaria e rientrare nel bonus casa al 50% per il 2025, in modo da dare la possibilità di accedere al bonus mobili.
Grazie!

 

RISPOSTA

Gentile lettore,

l’ Agenzia delle Entrate ha chiarito che, per poter usufruire del bonus mobili per le singole unità abitative, è fondamentale individuare se gli interventi edilizi possano essere considerati come manutenzione straordinaria. Questo è importante perché, se così fosse, si potrebbe accedere al “Bonus Casa” (art.16-bis TUIR) e, a condizione di soddisfare tutti gli altri requisiti previsti dalla normativa vigente, anche al “Bonus Mobili”.  D’altra parte, se gli interventi venissero classificati come manutenzione ordinaria, non si avrebbe diritto al “Bonus Casa” per le singole unità immobiliari, che sarebbe invece disponibile solo per le opere sulle parti comuni degli edifici.

Venendo alla sua domanda, gli “interventi di sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande, che comportano una modifica del materiale o del tipo di infisso”, come anche chiarito nella guida al Bonus mobili, rientrano nella manutenzione straordinaria che consente di accedere all’ulteriore agevolazione del bonus mobili.

In questa prospettiva, è fondamentale rivolgersi a un tecnico qualificato per capire se sia necessario richiedere un titolo abilitativo nel proprio comune. Infatti, con il provvedimento del 2 novembre 2011 sono stati definiti i documenti che i contribuenti devono conservare e presentare per beneficiare della detrazione, se richiesti dagli uffici. È essenziale fare questa verifica, poiché gli interventi di manutenzione ordinaria non possono essere inclusi nel Bonus Casa per le singole unità immobiliari.

 

Cosa c’è da sapere sul Bonus Mobili

Per poter usufruire dell’agevolazione è fondamentale realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio. Questo può riguardare sia singole unità immobiliari residenziali che le parti comuni di edifici, sempre in ambito residenziale. Inoltre, è importante che l’intervento inizi a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello in cui si effettuano gli acquisti di mobili e elettrodomestici.

Gli interventi edilizi necessari per avere la detrazione del Bonus Mobili sono:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su “parti comuni” di edifici residenziali;

Si ricorda che il bonus mobili spetta anche ai contribuenti che usufruiscono del Sismabonus, per gli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico, nonché, per le spese sostenute dal 1° luglio 2020, del Superbonus di cui al comma 4 dell’articolo 119 del decreto-legge n. 34/2020.

Non sono compresi tra gli interventi che danno diritto al bonus mobili ed elettrodomestici:

  • quelli finalizzati all’adozione di misure dirette a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (a meno che, per le loro particolari caratteristiche, non siano anche inquadrabili tra gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia);
  • la realizzazione di posti auto o box pertinenziali;
  • quelli per i quali si usufruisce dell’Ecobonus.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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