Beni soggetti a regime vincolistico: è possibile cumulare la detrazione con quella prevista per le ristrutturazioni edilizie?

Beni soggetti a regime vincolistico: è possibile cumulare la detrazione con quella prevista per le ristrutturazioni edilizie?

DOMANDA

Buongiorno,

gli immobili soggetti al vincolo della sovrintendenza dalle belle arti, prevedono particolari riduzioni o sovvenzioni per la ristrutturazione interna di un appartamento facente parte dell’immobile? Grazie

RISPOSTA

Gentile lettrice,

i contribuenti che effettuano lavori di recupero edilizio su immobili vincolati dalle Belle Arti hanno la possibilità di usufruire di diverse agevolazioni fiscali.

In particolare, possono combinare le detrazioni ordinarie per la ristrutturazione edilizia con quelle specifiche per i beni vincolati, anche se queste ultime sono limitate al 50%.

Questa opportunità è prevista dalla normativa attuale, specificamente dall’articolo 16-bis del TUIR e viene ulteriormente confermata dall’Agenzia delle Entrate con la Circolare. 02.03.2016 n. 3/E, risposta 1.8, e dalla Circolare 24.02.1998 n. 57, paragrafo 5.

La documentazione finalizzata a certificare la necessità di effettuare le spese relative ai beni soggetti a regime vincolistico, quando non siano obbligatorie per legge, deve risultare da un’apposita dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (art.47 D.P.R. n.445/2000) presentata al Ministero per la cultura (ex Ministero per i beni e le attività culturali), relativa alle spese effettivamente sostenute per le quali si ha diritto alla detrazione.

Venendo alla sua domanda, nel rispetto dei requisiti e delle condizioni previste per accedere all’agevolazione per le spese relative ai beni soggetti a vincolo, le confermiamo che la detrazione può essere cumulata con quella per le spese di ristrutturazione, ma in questo caso si applicherà una riduzione del 50%.

Cosa c’è da sapere sulle spese relative ai beni soggetti a regime vincolistico

Le agevolazioni previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, per espressa previsione normativa (art. 16-bis, comma 6, del TUIR), sono cumulabili con quelle previste per le spese relative ai beni soggetti al regime vincolistico, anche se ridotte nella misura del 50% (Circolare 02.03.2016 n. 3/E, risposta 1.8, e Circolare 24.02.1998 n. 57, paragrafo 5).

Si tratta delle spese sostenute dai contribuenti obbligati alla manutenzione, protezione o restauro dei beni soggetti a regime vincolistico, secondo le disposizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42) e del DPR 30 settembre 1963, n. 1409, e successive modificazioni, nella misura effettivamente rimasta a carico.

La documentazione deve risultare da un’apposita dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (art. 47 D.P.R. n. 445/2000) presentata al Ministero per la cultura (ex Ministero per i beni e le attività culturali), relativa alle spese effettivamente sostenute per le quali si ha diritto alla detrazione. L’importo deve comprendere le erogazioni indicate nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica con il codice onere 25.

Questa detrazione è cumulabile con quella del 50% per le spese di ristrutturazione, ma in tal caso è ridotta del 50%. Quindi, le spese per le quali si è chiesto di fruire della detrazione possono essere indicate anche in questo rigo nella misura ridotta del 50%. Per i contribuenti che hanno iniziato i lavori negli anni precedenti il limite di 48.000 o 96.000 euro deve tenere conto anche di quanto speso nelle annualità precedenti. Le spese superiori ai limiti previsti, per le quali non spetta più la detrazione del 36 o del 50%, possono essere riportate per il loro intero ammontare.

La detrazione non è cumulabile con la fruizione del Credito di imposta per interventi conservativi sugli immobili di interesse storico e artistico di cui all’art. 65-bis, decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106.

Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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