Detrazione spese di ristrutturazione: in quale percentuale possono usufruirne i parenti che ereditano l’appartamento?

Detrazione spese di ristrutturazione: in quale percentuale possono usufruirne i parenti che ereditano l’appartamento?

DOMANDA

A seguito di successione morte del coniuge la casa è stata assegnata 1/3 per ciascun figlio, alla madre 50% più 1/3. In fase di ristrutturazione della casa chi può detrarre? Tutti e tre in proporzione alla percentuale? O chi paga la ristrutturazione ? Grazie

 

RISPOSTA

Gentile lettore,

in linea generale, possono beneficiare dell’agevolazione in oggetto tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF, a condizione che possiedano o detengano, sulla base di un titolo idoneo, gli immobili oggetto degli interventi e ne sostengano le relative spese.

Pertanto, sono legittimati a fruire della detrazione:

  • il proprietario o il nudo proprietario;
  • il titolare di un diritto reale di godimento, quale usufrutto, uso, abitazione o superficie;
  • l’inquilino o il comodatario;
  • i soci di cooperative a proprietà divisa e indivisa;
  • gli imprenditori individuali, per gli immobili che non rientrano fra i beni strumentali o i beni merce, i soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali;
  • i familiari conviventi, vale a dire il coniuge (a cui è equiparata la parte dell’unione civile), i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado;
  • il convivente di fatto;
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • il promissario acquirente.

Ciò premesso, in caso di contitolarità dell’abitazione nella quale vengono effettuate spese per le quali spetta la detrazione Irpef del 50%, la ripartizione di tali spese non deve necessariamente rispettare la percentuale di possesso, ma spetta a chi sostiene realmente il costo e risulti intestatario dei documenti di spesa (fattura e bonifico di pagamento).

Venendo al suo quesito, confermiamo pertanto che gli eredi potranno beneficiare della detrazione delle spese sostenute per la ristrutturazione dell’immobile ereditato, nella misura in cui ciascun erede sostiene tali spese e sia intestatario dei relativi documenti.

Cosa c’è da sapere sulla detrazione spese di ristrutturazione

Per fruire della detrazione delle spese sostenute per la ristrutturazione del proprio immobile, è necessario che le spese siano pagate mediante l’apposito bonifico dedicato dal quale risulti:

  • la causale del versamento dalla quale si evinca che il pagamento è effettuato per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che danno diritto alla detrazione. Nel caso in cui, per mero errore materiale, siano stati riportati i riferimenti normativi della detrazione per la riqualificazione energetica, la detrazione può comunque essere riconosciuta senza necessità di ulteriori adempimenti (Circolare 21.05.2014 n. 11/E risposta 4.5);
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione (che può essere anche diverso dall’ordinante il bonifico);
  • il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.

Qualora vi siano più soggetti titolari del diritto alla detrazione, il beneficio può spettare anche a colui che non risulti intestatario del bonifico e/o della fattura nella misura in cui abbia sostenuto le spese, a prescindere dalla circostanza che il bonifico sia stato o meno ordinato da un conto corrente cointestato con il soggetto che risulti, invece, intestatario dei predetti documenti.

A tal fine, è necessario che nel bonifico siano indicati quali beneficiari della detrazione tutti i codici fiscali dei soggetti che hanno sostenuto la spesa, e che la fattura venga integrata con l’indicazione della relativa percentuale di spesa sostenuta.

 

Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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