Detrazione spese veterinarie: è possibile detrarle nel 730 e in che misura se si hanno più animali domestici?

Detrazione spese veterinarie: è possibile detrarle nel 730 e in che misura se si hanno più animali domestici?

DOMANDA

È possibile detrarre le spese per il veterinario e per l’acquisto di farmaci veterinari? In che misura? La detrazione delle spese va calcolata per ogni animale domestico posseduto?

 

RISPOSTA

Gentile lettrice,

in linea generale, per le spese veterinarie spetta una detrazione dall’Irpef del 19% delle stesse, calcolata su un importo massimo di 550 euro e con una franchigia di 129,11 euro (articolo 15 – comma 1, lett. c-bis – del Tuir). In pratica la detrazione massima spettante in un anno è di 79,96 euro (arrotondato a 80 euro), pari al 19% di 420,89 euro (550-129,11).

Dall’anno d’imposta 2020 la detrazione per le spese veterinarie spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a euro 120.000. In caso di superamento del predetto limite, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a euro 240.000.

Nella circolare n. 55/2001 (risposta 1.4.2) l’Agenzia delle Entrate ha precisato che il limite massimo di spesa deve essere riferito alle spese veterinarie complessivamente sostenute dal contribuente che richiede la detrazione, indipendentemente dal numero di animali posseduti.

Si ricorda, inoltre, che la detrazione spetta alla persona che ha sostenuto la spesa, anche se non proprietario dell’animale, e che il pagamento deve essere effettuato con bonifico bancario o postale o altri sistemi “tracciabili”. Fanno eccezione a quest’ultima regola le spese sostenute per l’acquisto di farmaci veterinari o per le prestazioni del medico veterinario rese nell’ambito di strutture pubbliche o di strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.

 

Cosa c’è da sapere sulla detrazione per spese veterinarie

La detrazione spetta per le spese relative alle prestazioni professionali del medico veterinario (Circolare 16.11.2000 n. 207, risposta 1.5.3), per gli importi corrisposti per l’acquisto dei medicinali prescritti dal veterinario, nonché per le spese per analisi di laboratorio e interventi presso cliniche veterinarie (Circolare 14.06.2001 n. 55/E, risposta 1.4.2).

Anche per le spese sostenute per medicinali veterinari è necessario che lo scontrino riporti, oltre al codice fiscale del soggetto che ha sostenuto la spesa, anche la natura, la qualità e la quantità dei medicinali acquistati. In particolare, la qualità di farmaco deve essere attestata dal codice di autorizzazione in commercio del farmaco stesso (Risoluzione 12.08.2009 n. 218/E, e Circolare 30.07.2009 n. 40/E).

La natura del prodotto “farmaco” può essere identificata anche mediante la codifica FV (farmaco per uso veterinario) utilizzata ai fini della trasmissione dei dati al sistema tessera sanitaria.

Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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